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  • Samuele Capuana

L'EUROPA NELL'EPOCA DI DANTE

Aggiornamento: 29 gen 2020



L'EUROPA

Tra il duecento e il trecento giunge ad un punto di svolta la crisi e la contrapposizione dei due sommi poteri medioevali, Papato e Impero, già in atto nel secolo precedente. 


Ad accelerarla è il rafforzamento degli Stati nazionali (soprattutto in Inghilterra e Francia) ed in Italia l’instaurarsi delle Signorie e degli Stati regionali, contro cui si infrangono contemporaneamente il sogno di restaurazione teocratica di Bonifacio VIII, che con la bolla "Unam Sanctam", del 1302, tenta un'ultima affermazione della supremazia dell'autorità papale su quella imperiale e il sogno di restaurazione imperiale di Arrigo VII di Lussemburgo, l’estremo quanto inutile tentativo di riaffermare l'universalismo imperiale sulla crescente autonomia dei comuni.


Imperatore Arrigo VII di Lussemburgo

Inoltre, il trasferimento della sede papale ad Avignone (Cattività Avignonese) in Francia, l’inizio dello scisma che, per due decenni, dividerà in due parti la cattolicità e la decadenza di Roma sia come centro ideale della Chiesa e dell’Impero, sia come centro culturale, saranno alla base del XIV secolo.



Papa Bonifacio VIII

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